Karate
Messina | Monza | Pescara |
Il seguente regolamento è frutto di un lavoro nel settore sportivo che ha come finalità l’integrazione sociale tra disabili e normodotati e la piena condivisione pratica dell’attività agonistica nel campo del Karate.
Questa disciplina, che in Abruzzo viene praticata insieme da persone con e senza disabilità da circa dieci anni, è regolamentata al fine di far gareggiare disabili e normodotati in squadra e individualmente.
Specialità di gara del Karate in base alla disabilità
Disabilità fisica |
Disabilità intellettiva e relazionale |
Disabilità sensoriale |
Prova di Kata a squadra con relativo Bunkai |
Prove di squadra di Kata con relativo Bunkai |
Prove di squadra di Kata con relativo Bunkai |
Prove individuali di Kata con punteggio che fa cumulo tra i componenti |
Prove individuali di Kata con punteggio che fa cumulo tra i componenti |
Prove individuali di Kata con punteggio che fa cumulo tra i componenti |
Prove di squadra di Kumite |
Prove di squadra di Kumite (riservata ai normodotati e sordomuti) |
Leggenda:
1) la squadra nel Kata è formata da tre componenti nelle seguenti modalità
- due atleti con disabilità e un normodotato - categoria mista maschile e femminile
- un atleta con disabilità e due normodotati - categoria mista maschile e femminile
2) la squadra nel Kumite è formata da tre componenti nella stessa modalità precedentemente descritta nel Kata, senza rispetto delle categorie di peso quindi secondo la modalità open e con l’unica distinzione tra categorie maschili e femminili.
3) kata = forma del Karate
Bunkai = applicazione tecnica del Kata proposto
Kumite = combattimento con relative protezioni
4) le macro-categorie di disabilità prese in considerazione (fisica, intellettiva e relazionale, sensoriale) subiranno una ulteriore divisione anche in base alle capacità psico-fisiche degli atleti: esempio: tra atleti con disablità intellettiva e relazionale, un’atleta con sindrome down non si confronta con una persona con un’atleta cerebroleso così come tra disabili fisici un’atleta paraplegico non può confrontarsi con un’atleta con tetraplegico, ecc…per l’esatta suddivisione delle aree DIR, FISICI, SENSORIALE consultare la tabella alla voce “classificazione disabilità”.
5) il maestro o il tecnico accompagnatore possono dare indicazioni vocali e gestuali ai propri atleti, sia nel Kata individuale che in quello a squadra, senza che questo fattore infici la valutazione finale dell’esecuzione.
KATA
A prescindere dalle categorie di disabilità in gara, e dalla modalità a squadra e individuale, il Kata sarà arbitrato da un minimo di tre giudici di gara ad un massimo di cinque.
Ogni Kata sarà giudicato con una valutazione a punteggio; con tre arbitri i punteggi verranno sommati, con cinque il punteggio maggiore e minore verranno eliminati.
Il Kata sarà giudicato secondo i seguenti criteri:
- valutazione della tecnica
- valutazione dell’espressività
- valutazione del kime
- valutazione della potenza
- valutazione dell’equilibrio.
Ovviamente i seguenti parametri varieranno secondo l’età, il tipo di disabilità e saranno comunque valutazioni di giudici con esperienze in questo settore, quindi obiettive ed elastiche.
MODALITÀ KATA INDIVIDUALE
Ogni atleta sarà chiamato a gareggiare con due prove di Kata; la gara è interstile e il Kata può essere scelto liberamente dagli atleti senza alcun riferimento a kata shitei, sentei o tokui.
I due Kata individuali saranno eseguiti sia dagli atleti normodotati che disabili che compongono le varie squadre.
La gara individuale, in caso di Karate adattato, avrà una classifica specifica ed i punteggi, inoltre, faranno cumulo e si sommeranno ai punteggi dei Kata a squadra per stabilire la classifica finale; questo metodo è seguito per favorire una logica di gruppo, dove tutti sono chiamati ad impegnarsi al massimo delle proprie possibilità, dove il risultato del singolo apporta un beneficio a quello della propria squadra e dove si favorisce un maggiore affiatamento tra i componenti delle squadre; inoltre, si permette ai singoli atleti di gareggiare esclusivamente nell’individuale qualora non si formasse la squadra.
MODALITÀ KATA A SQUADRE
Ogni squadra sarà chiamata a gareggiare con una prova di Kata e l’esecuzione della relativa applicazione tecnica, ossia Bunkai.
Come specificato nella leggenda, le squadre saranno composte da tre atleti disabili e normodotati che eseguono contemporaneamente il Kata scelto.
Le squadre possono essere composte da due atleti disabili e un normodotato oppure un’atleta disabile e due normodotati; in caso di due atleti disabili in gara, questi dovranno fare parte della stessa macro-categoria, esempio: nella squadra insieme all’atleta normodotato potranno partecipare due atleti con disabilità fisica e non un disabile sensoriale e fisico insieme.
Le squadre gareggeranno rispettando quindi le suddivisioni delle macro-categorie.
Il Bunkai deve essere eseguito dimostrando la conoscenza di un minimo di tre sequenze del Kata, fino all’esecuzione del Bunkai completo; quindi basterebbe eseguire un minimo di tre tecniche applicate che fanno parte del kata.
Il maestro può gareggiare con i propri allievi e un’atleta normodotato, in via del tutto eccezionale, può far parte di più squadre.
I criteri di valutazione del Kata a squadra è il medesimo di quello individuale con l’aggiunta delle componenti sincronia e Bunkai.
CLASSIFICA FINALE
Come già scritto la classifica finale sarà stilata sommando le due prove individuali dei singoli componenti con la prova a squadra, esempio:
Squadra rossa
punteggio individuale A + punteggio individuale B + punteggio individuale C + punteggio prova di squadra = PUNTEGGIO FINALE
Squadra verde
punteggio individuale A + punteggio individuale B + punteggio individuale C + punteggio prova di squadra = PUNTEGGIO FINALE
Squadra blu
punteggio individuale A + punteggio individuale B + punteggio individuale C + punteggio prova di squadra = PUNTEGGIO FINALE
CATEGORIE D’ETÀ E GRADO
KATA INDIVIDUALE
Disabili e normodotati della stessa età gareggiano in un’unica categoria ma premiati distintamente; quindi sul podio si avranno a pari merito due primi, due secondi e due terzi.
Preagonisti (unica categoria) : B/G - A/V - B/M/N
Agonisti : Eso A+B - Cadetti - Over 18 - Master
Bianche - G/A – V/B – M/Nere
Agonisti : Eso A+B - Cadetti - Over 18 - Master
Bianche - G/A – V/B – M/Nere
KATA A SQUADRE
In questa sezione le categorie d’età sono accorpate e pertanto suddivise in cinque fasce.
L’atleta con la maggiore età stabilisce la categoria così come l’atleta con la cintura superiore con due eccezioni:
- in entrambi i casi, fatta eccezione per un maestro che “guida” e fa squadra con due atleti categoria inferiore.
Esempio per l’età: maestro anni 35 – atleta A anni 12 – atleta B anni 15 faranno parte della categoria Cadets in virtù dei 15 anni dell’atleta B.
Esempio per le cinture: Maestro cintura nera, atleta A cintura verde, atleta B cintura gialla, gareggeranno tra le Verdi/Blu in virtù della cintura verde dell’atleta A.
CATEGORIA
|
ETA’ |
Children A | 4-5 anni |
Children B | 6-9 anni |
Children C | 10-12 anni |
Cadets A | 13-15 anni |
Cadets B | 16-17 anni |
Senior/Master | Dai 18 anni in poi |
CATEGORIE RELATIVE AL GRADO
Tre saranno le categorie del Kata a squadra in riferimento al grado degli atleti:
Categoria n. 1 BIANCA – GIALLA – ARANCIO
Categoria n. 2 VERDE – BLU
Categoria n. 3 MARRONE – NERA
CLASSIFICAZIONE DISABILITÀ
- D.F. - Atleti in carrozzina e Atleti con diversità fisica generica
- D.S. - Ipovedenti – Non vedenti – Ipoudenti – Non udenti
- D.I.R. - Sindrome di Down -- Cerebrolesi -- A.D.H.D.